Le ville storiche

La collina sulle prime pendici della quale si adagia Parella, riparata dai venti freddi del nord, è ambiente ideale per vivere. Un tempo quasi ogni spazio coltivabile della collina era occupato dalle vigne, croce e delizia dei contadini, sempre sospesi tra l’ansia per le grandinate, la lotta continua contro filossera e peronospera ed il gioioso avvenimento della vendemmia e delle operazioni della vinatura; ora il numero delle vigne si riduce ed al loro posto sorgono nuove case e giardini e, anche, piscine.

Nel 1857 una commissione temporanea, ai fini del censimento generale del 1858, divideva il comune in quattro sezioni:

  • Cantone superiore o di Cimavilla, dominato dalla trecentesca torre.
  • Cantone di Mezzavilla, oggi Cantùn Fret.
  • Cantone di Pianavilla o del Rosario, di fianco al castello “nuovo”.
  • Cascinali e case di campagna isolate, in particolare le cascine dette di Peronetto o semplicemente “Cassine”.

Tale disposizione appare già nelle mappe catastali del 1779, le più antiche esistenti, e certamente è valida anche nei secoli precedenti, per molti anni indietro: in esse si nota che i nuclei principali sono i cantoni di Cimavilla e Pianavilla, fra cui fanno da cerniera le poche case di Mezzavilla.

Le vecchie case, molte già nominate nel catasto del 1545 che però non dispone di mappe, o quello che di esse resiste, sono state tutte ristrutturate all’interno e in parte anche all’esterno, adattate ai moderni standard di vita. Successivamente lungo la via provinciale a destra salendo verso Castellamonte, sono sorte ville caratteristiche, appartenenti ad esponenti della grossa e media borghesia: iniziando da Colleretto troviamo la villa Ruffino, quasi dirimpetto a quella del poeta e scrittore Giuseppe Giacosa, quindi Bosso, poi Albertini con grande parco, Barattia, Malvezzi, Carandini, Aluffi, Giordano; e sulla sinistra una fila di case, meno impegnative, sorte ovviamente dopo la costruzione della strada stessa (1823).

Ai quattro cantoni citati nel documento di un secolo e mezzo fa si è aggiunto in questi ultimi decenni un quinto cantone, che è tuttora in fase di espansione, al disopra della linea delle ville succitate, in regione Remondà, dove sono sorte numerose nuove case, moderne ed eleganti. Inoltre il cantone Cimavilla si sta estendendo a ovest nelle ex-vigne di Scipié, mentre di fianco ai vecchi edifici della cartiera sono sorti alcuni capannoni piuttosto eterogenei. In compenso il quarto elemento, cascinali e case di campagna isolate, tra cui l’importante rione detto “le Cascine di Peronetto” o “Cassine”, è in declino, forse proprio per via dell’isolamento, anche se recentemente si è concluso un valido recupero con l’apertura di una locanda denominata “La rosa dei venti”.